Roma, li 30/1/2014

 Il 29 gennaio u.s. si è svolto l’incontro fra l’Unasam, rappresentata dal Presidente G. Digilio e dalla Presidente onoraria G. Trincas, e la Segreteria Tecnicadel Ministro della Salute rappresentata dalla Dott.ssa Laura Vinci.

La delegazione dell’Unasam ha espresso il grave disagio degli utenti dei servizi e la viva preoccupazione dei familiari delle persone con sofferenza mentale per la drammatica insufficienza dei servizi territoriali ed ha sottolineato che la conseguente mancata o inadeguata presa in carico da parte dei sevizi stessi è causa di abbandono, cronicizzazione e disabilitazione di molte persone che potrebbero recuperare buoni livelli di autonomia e una soddisfacente qualità della vita se sottoposte, insieme alle opportune cure mediche, ad adeguati programmi di riabilitazione e di inclusione sociale e lavorativa. Si è invece diffuso un sistema di istituzionalizzazione di tipo neo-manicomiale in strutture assai costose (Case di cura, cosiddette “comunità terapeutiche” private, ecc.) che ospita, ad oggi, circa 70.000 persone a carico della collettività e che assorbe il 70% circa della spesa per la salute mentale.

La Dott.ssa L.Vinci ha preso atto dei dati esposti dalla delegazione Unasam e ha concordato sulla necessità e sull’urgenza di un potenziamento dei servizi territoriali e della riqualificazione della spesa. Nel corso della conversazione la delegazione Unasam ha stigmatizzato energicamente la destinazione per la costruzione delle cosiddette “REMS”  o “miniOPG” regionali, di un cospicuo finanziamento che potrebbe e dovrebbe essere utilizzato invece per il potenziamento dei servizi di comunità e la realizzazione di progetti personalizzati di riabilitazione e inclusione sociale delle persone attualmente ristrette negli OPG.

 Dopo aver richiamato la relazione conclusiva sui Servizi italiani per la salute mentale della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale approvata il 30/1/2013,  i rappresentanti dell’Unasam, hanno ribadito la necessità e l’urgenza di un primo intervento  volto all’adeguamento del sistema di tutela della salute mentale ai bisogni delle persone con sofferenza mentale e alle esperienze e alle acquisizioni dell’ultimo trentennio nell’ambito di una proposta complessiva così formulata:

  •   la riconversione e la riqualificazione della spesa attuale attraverso il potenziamento dei servizi di comunità per la presa in carico globale delle persone con sofferenza mentale e la drastica riduzione di quella per i ricoveri nelle strutture di degenza di varia tipologia. Per la realizzazione di un siffatto programma è indispensabile una deroga al blocco del turn-over e la formulazione di un piano pluriennale per  la ricostituzione, in conformità agli standard definiti nei Progetti Obiettivo 1994-1997 e 1998-2000, delle piante organiche dei DSM ormai decimate dai tagli lineari degli scorsi anni.

 

È  evidente l’importanza di un forte indirizzo da parte del Governo sulle Regioni anche attraverso:

–  l’istituzione e il finanziamento dei “DRG di percorso” individualizzato, a partecipazione mista sanitaria e sociale, superando il concetto di rimborso per singola prestazione o diagnosi,

–  vincoli di destinazione delle risorse a specifici progetti, anche progetti sperimentali o “pilota”,

–   meccanismi di incentivazione e/o di sanzione di comportamenti non rispondenti agli obiettivi proposti;

 

  • il potenziamento dei servizi per la tutela della salute mentale in età evolutiva e la definizione di protocolli di collaborazione con i DSM per la continuità terapeutica nel passaggio età evolutiva-età adulta;
  • la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e la eliminazione di pratiche coercitive quali la contenzione meccanica e la contenzione farmacologica che ledono gravemente la dignità e i diritti della persona;
  • la ricostituzione presso il Ministero della Salute della Commissione Nazionale per la salute mentale;
  • la istituzione di un tavolo d lavoro per la elaborazione di un concreto progetto operativo con la partecipazione delle rappresentanze dei cittadini utenti dei servizi.

 Al termine dell’incontrola Dott.ssa L.Vinci si è impegnata a riferirne i contenuti al Ministro della Salute On. B. Lorenzin ai fini di un ulteriore approfondimento e per le opportune determinazioni.                                                                                                            

 Il Presidente

 Girolamo Digilio

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