L’A.S.A.R.P., insieme alla cooperativa sociale A.S.A.R.P. UNO, porta avanti da tanti anni un intensa attività formativa destinata a familiari, utenti, volontari e operatori che operano in tutto il territorio della Sardegna nell’ambito dei servizi della Salute Mentale.
I percorsi formativi proposti rappresentano un’opportunità importante di informazione e sostegno per costruire momenti di partecipazione, confronto, condivisione e crescita collettiva, con il fine di valorizzare e sviluppare risorse e strumenti per le famiglie che vivono l’esperienza della sofferenza mentale e per il territorio, in un‘ottica di promozione della salute e di benessere comune.

L’offerta formativa proposta per il 2012, patrocinata dalla ASL8 di Cagliari, dalla Provincia di Cagliari e dalla Regione Sardegna – Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, prevede tre corsi di formazione:

Residenzialità – 10 marzo

Capire le voci e lavorare per la guarigione – 15/16/17 marzo

Carico Familiare e disturbo mentale – 13/14 aprile

La partecipazione è gratuita.

Per ragioni organizzative è richiesta l’iscrizione almeno 5 gg prima dalla data di inizio delle attività. I luoghi in cui si svolgeranno le attività formative saranno comunicati ai partecipanti al momento dell’iscrizione.

 

Su richiesta verrà rilasciato attestato di partecipazione

 

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Referente formazione ASARP: Francesca Fadda cell. 3472114917

Referenti segreteria ASARP  e  A.S.A.R.P. UNO coop. sociale: Paola Trincas 339/2156267 – Manuela Meloni tel/fax. 070/47443426, cell: 3207721343

asarp.ass@gmail.com – www.asarp.it

PROGRAMMI

 Residenzialità – 10 marzo 2012

Rivolto a operatori delle strutture residenziali e dei servizi territoriali della salute mentale – per numero massimo di 50 partecipanti

Le acquisizioni degli ultimi decenni nel campo della cura delle malattie mentali hanno conferito alla riabilitazione psichiatrica una precisa identità culturale e operativa. E’ ormai ampiamente condiviso il convincimento che la riabilitazione non è un particolare tipo di inserimento diurno o residenziale per i casi cronici o irrecuperabili un particolare tipo di inserimento lavorativo, la riabilitazione è una metodologia con valenza generale, che, come tale, può essere utilizzata in tutti i programmi proponenti la crescita dell’articolazione sociale, a prescindere dal genere di setting in cui essi vengono attuati.

L’obiettivo principale del corso è  quello di superare il concetto di “residenza”, intesa come “mura”, considerandola sede di attuazione del processo riabilitativo. Intendendo per tale la procedura finalizzata all’acquisizione di ruoli sociali validi articolata in diverse fasi, tutte fondamentali per raggiungere l’esito proposto.

Argomenti trattati:

  •  Obiettivi della riabilitazione psichiatrica
  •  Nuove acquisizioni sul decorso e sugli esiti della malattia mentale
  •  La valutazione della disabilità
  •  Revisione del concetto di cronicità: cosa significa guarire dalla malattia mentale?
  •  La riabilitazione precoce, la riabilitazione secondaria e il trattamento psicosociale a lungo termine
  •  Dal concetto di struttura a quello di setting di trattamento riabilitativo assistenziale a lungo termine

Metodologia: lezione frontale – modalità seminariale

Docente: Paola Carozza, Direttore DSM DP di Ravenna e autrice di numerose pubblicazioni nell’ambito della riabilitazione psichiatrica

Orari: mattina h. 9 /13 – pausa pranzo – sera h. 14/18.

 Iscrizioni entro il 5 marzo 

 

Capire le voci e lavorare per la guarigione – 15/16/17 marzo

Affrontare l’esperienza dell’udire le voci utilizzando strumenti diversi da quelli fin ora privilegiati è possibile. Se consideriamo le voci come unico modo per avere un dialogo interno, attraverso la creazione di un interlocutore esterno, allora si può pensare che il vissuto di solitudine non sia solo la conseguenza della stigmatizzazione ma anche una delle cause delle voci stesse. La condivisione dell’esperienza e il contenuto delle voci diventano un modo “nuovo” di affrontare il problema per il paziente, per la sua famiglia e per il suo ambiente. “Le voci sono messaggeri e ambasciator non porta pena! Non dobbiamo sopprimere il messaggero. Occorre decifrare i messaggi insieme” (Rufus May, 2010).

Il corso è strutturato in due parti:
1. Seminario Pubblico – giovedì 15 marzo ore 14.30-18
 2. Workshop
– parte prima: venerdì 16 marzo ore 9-13 e 14.30-18
– parte seconda: sabato 17 marzo ore 9-13

Programma analitico degli incontri:

Seminario pubblico –  giovedì 15 marzo  h. 14.30-18

rivolto a uditori, familiari, operatori, volontari, per un numero massimo di 300 persone

14.30 – 14.45: presentazione del seminario (Gisella Trincas)

14.45 – 15.15: la ricerca scientifica sulle voci: tra psicopatologia e “comune esperienza umana” (Marcello Macario)

15.15 – 16.15: imparare a conoscere le voci e parlare con le voci (Rufus May)

16.15 – 16.30: pausa

16.30 – 17.00: come funziona un gruppo di auto aiuto (Alessandra Santoni)

17.00 – 17.30: “finalmente mi sento viva”: la mia storia (Glenda Piona)

17.30 – 18.00: dibattito

 Workshop – dedicato solo agli operatori e uditori con la partecipazione di max 20 coppie (uditore/operatore di riferimento).

 Prima giornata:  “Parlare con le voci” – venerdì 16 marzo h.9-13 / 14.30-18

Gli uditori di voci che hanno cambiato il modo in cui parlano con le loro voci sono riusciti a modificare la loro relazione con le voci. Come è possibile aiutare gli uditori a fare questo cambiamento? Come può aiutare la condivisione in un gruppo di auto-aiuto? Come utilizzare la tecnica del “Dialogo con le voci”?
 Imparare a conoscere le voci
 Esercizi per rinforzare la mente
 Usare il proprio corpo
 Come capire da dove vengono le voci
 Parlare con le voci (il “Dialogo con le voci”)

Seconda giornata: “Lavorare con le emozioni di cui le voci sono portatrici” – sabato 17 marzo h. 9-13

 Quello che le voci dicono e come lo dicono ci parla delle emozioni con cui dobbiamo fare i conti. Per esempio: le emozioni come la rabbia, la vergogna e la colpa possono essere elaborate in un modo diverso. Sarà esplorato l’uso di diversi approcci espressivi.
 Diversi modi per affrontare le voci e relazionarsi con loro
 Lavorare con le emozioni di cui le voci sono portatrici
Aumentare le proprie relazioni sociali

Iscrizioni entro il 10 marzo 

Carico Familiare e disturbo mentale – 13/14 aprile
Il corso è rivolto a familiari, utenti, volontari, operatori per un numero massimo di 50 persone.

 OBIETTIVI

  • Acquisire consapevolezza sulla natura del disturbo mentale, sul carico che questo comporta all’interno della famiglia, sulle risorse per farvi fronte, sul ruolo e le responsabilità della famiglia, delle Associazioni, dei servizi di salute mentale, della comunità locale.
  • Sviluppare conoscenze sugli assetti legislativi e normativi, per apprendere e migliorare abilità al fine di orientarsi in maniera più consapevole in questo campo.

Programma analitico degli incontri

Prima giornata – 13 aprile 2012  

h. 15 – presentazione del corso – Gisella Trincas – Presidente dell’ASARP

h.15.15 – avvio dei lavori

Psicopatologia: modelli per conoscere i disturbi mentali
Percorsi di modifica della cultura e delle istituzioni psichiatriche
Dalle istituzioni della psichiatria a quelle della salute mentale: il cambiamento del XX secolo
Leggi della Riforma dell’assistenza psichiatrica (L.180/78, L.833/78, Progetti Obiettivo Nazionali, Linee Guida Nazionali e Leggi di Tutela)
La Conferenza di Helsinky e gli indirizzi della Comunità Europea
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità
Il Dipartimento di Salute Mentale: finalità, strutture, attività, programmi di cura, l’autonomia, l’emancipazione sociale, la ripresa
Il Centro di Salute Mentale sulle 24 ore
L’Ospedale Psichiatrico Giudiziario e il suo superamento

h. 18 – discussione

h. 19 – chiusura dei lavori

Seconda giornata – 14 aprile 2012

h. 9 – ripresa dei lavori

Gestione della crisi: come riconoscerla, fronteggiarla e superarla

Riabilitazione: lavoro, casa, socialità verso l’inclusione e la guarigione
Circuito assistenziale unico: lavoro di gruppo, integrazione sociosanitaria
Carico familiare e disturbo mentale
Informazione e scarico emotivo

h. 13 – pranzo in sede

h. 14 – ripresa dei lavori

Strategia di fronteggiamento del disturbo e rapporti con i Servizi
Auto-mutuo-aiuto fra familiari e fra persone che vivono l’esperienza della sofferenza mentale: come nasce un gruppo, come mantenerlo vitale
Associazionismo: per un protagonismo progettuale nella società
L’esperienza della Associazione dei familiari in Sardegna e in Italia, con uno sguardo al resto del mondo.

h. 17 – discussione

h. 19 – chiusura dei lavori

Metodologia: lezione frontale – modalità seminariale

Docenti: Paolo Borghi – lavora come psicologo presso il Dipartimento Salute Mentale ( C.S.M. Domio – Trieste) e come consulente presso il Tribunale Ordinario di Trieste, segue il coordinamento di programmi formativi per i familiari. Benedetto Capodieci – medico psichiatra, attualmente ricopre un incarico professionale presso il CSM 2 Maddalena ASS 1 triestina occupandosi di: gestione della crisi nelle 24 ore, formazione e promozione della salute rivolte ai familiari ed alle loro associazioni, ivi compresi i programmi di inserimento etero familiare.

Iscrizioni entro il 7 aprile

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